Giornata diocesana della Solidarietà. Colletta in tutte le parrocchie per i Centri di Ascolto

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di Mons. Andrea Parodi
Vicario episcopale per gli Affari economici e per il servizio della carità

In corrispondenza della I Domenica di Quaresima, il 18 Febbraio scorso, abbiamo condiviso con tutta la Chiesa Italiana una Colletta Nazionale a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Terra Santa. 

Il 16 e 17 Marzo prossimi, V e ultima Domenica di Quaresima, nelle assemblee liturgiche vivremo un’altra occasione di corresponsabilità, questa volta come Chiesa genovese: la Colletta per la Giornata Diocesana della Solidarietà 2024

Questi 40 giorni così preziosi, dunque, si sono aperti e si chiuderanno con due gesti comunitari che, simbolicamente e praticamente, avvolgono nella carità il cammino quaresimale della Diocesi e tutti ci coinvolgono verso un’unica finalità: farci prossimi.  

La Colletta per la Giornata della Solidarietà, infatti, è destinata a sostenere i Centri di Ascolto Vicariali e, quindi, le persone e le famiglie che vi si rivolgono.  

È opportuno ricordare che si tratta di 33 Centri di Ascolto, diffusi in tutti i vicariati, in cui operano 500 volontari e a cui si rivolgono in media ogni anno 4.500 persone. Pur essendo l’ascolto e la testimonianza della fraternità cristiana le prime finalità dei Centri, essi provvedono a sostenere le necessità più gravi – legate ai costi dell’abitare, alla mancanza o precarietà di lavoro, alla cura dei figli, alla salute – nell’ottica di promuovere l’autonomia e non di creare dipendenza da una continua assistenza. 

Ecco perché da una parte è importante sostenere economicamente i Centri ma dall’altra è fondamentale coglierne il significato più profondo, che tutti ci riguarda: praticare quell’ascolto che non ingabbia i poveri nel bisogno ma li rivela come persone. Mossi da Gesù, ci facciamo prossimi gli uni agli altri per lasciarci trasformare lo sguardo dalla povertà

Cosa vedo quando guardo?” è appunto la domanda che, come Diocesi, ci ripetiamo dalla Giornata Mondiale dei Poveri 2023 e che ci viene riproposta opportunamente dalla nostra Caritas Diocesana anche per questa Giornata della Solidarietà.

La carità, l’ascolto, l’aiuto non sono deleghe ai Centri di Ascolto, alla Caritas diocesana o a quelle parrocchiali né la Colletta a cui siamo chiamati è un’elemosina. La relazione con la povertà e i poveri deve essere esperienza quotidiana, diffusa, condivisa che apre le nostre comunità, cambia il nostro sguardo e le nostre scelte, rende autentica la nostra carità pratica.

La Giornata Diocesana della Solidarietà 2024 ci aiuta poi a fissare il nostro sguardo anche sui giovani, che sabato 16 Marzo faranno esperienza di enti e persone impegnate nella solidarietà, e sullo scenario internazionale di guerra. Come Diocesi, infatti, da due anni accompagniamo la Comunità Ucraina di Genova nell’esperienza tragica che ha colpito il loro paese di origine e, più recentemente, viviamo la relazione di aiuto anche con alcune famiglie palestinesi della Striscia di Gaza, giunte qui per poter curare i loro bambini, già malati o feriti dai combattimenti. 

Guardare i nemici, vedere i fratelli” – sottotitolo della Giornata della Solidarietà – è uno sforzo che ci riguarda tutti, non solo le parti in guerra, perché rischiamo tutti di vedere un nemico nel prossimo. Edificare la pace significa sceglierla e decidere di vedere nell’altra persona un fratello e una sorella, nei giovani non una nostra appendice ma i protagonisti del cambiamento, nei poveri non un ostacolo alla nostra serenità ma la scelta di Dio.   

Nel Vangelo di Giovanni per la V Domenica di Quaresima Gesù ci ricorda che “chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”.

Lasciamoci plasmare il cuore dall’amore di Dio Padre e lo sguardo cambierà.

don Andrea