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Pace, ultimi, comunità, giustizia, sviluppo, uomo e carità. Sono le 7 parole che guidano l’azione della Caritas genovese rivolta ai giovani e soprattutto a quanti si occupano di loro attraverso la realizzazione di attività ed esperienze. Parole presenti nel mandato affidato dalla nostra Chiesa alla Caritas per realizzare la prevalente funzione pedagogica a servizio della Comunità. Sono parole pregnanti che esprimono immediatamente la complessità del testimoniare la Carità da parte di un cristiano.
La Carità non è solo servizio. Non è solo condivisione di risorse. È costruire uno stile di vita a tutto tondo con occhi aperti e vigili. Un concerto dove cuore, testa e mani si completano originando gesti quotidiani. È essere consapevoli dei doni ricevuti e di come vogliamo viverli e restituirli: i beni della nostra Terra, della nostra Comunità e di noi stessi, le nostre capacità, le nostre relazioni, il nostro tempo.
L’Area Giovani e Servizio Civile opera offrendo proposte forti per giovani che vogliono formarsi e sperimentarsi in azioni concrete e quotidiane di servizio, nonviolenza e cittadinanza sulla scia di quanto indicato dall’Enciclica “Laudato si’”; offre orientamento e accompagnamento per i responsabili di gruppi giovanili, educatori ed insegnanti, con una attenzione a sviluppare sempre di più il lavoro di comunità con i soggetti che nella Diocesi se ne occupano.
La sede dell’Area è dal 2012 il “Campo Base Don Piero Tubino”, dedicato al primo direttore della nostra Caritas che ha sempre avuto un’attenzione particolare per il coinvolgimento dei giovani e che proprio in quell’anno ci ha lasciati. Dal 2012 al Campo Base passano o vengono in contatto con le attività mediamente 400 persone all’anno. Quali sono le attività principali?
La Tenda
È la proposta di vita comunitaria, dedicata a giovani che, vivendo insieme per un anno, desiderano sperimentare la condivisione, l’incontro con l’altro e stili di vita responsabili, coinvolgendosi in un servizio. È sempre stata, dal 1983, una delle sfide più avvincenti e convincenti, accolta nel tempo da Obiettori di Coscienza, ragazze dell’Anno di Volontariato Sociale, giovani in Servizio Civile: testimoniare che è possibile adoperarsi per vivere una quotidianità di condivisione e messa in pratica di comportamenti consapevoli superando le differenze e le provenienze.
Punto Tappa
Un’altra proposta che ha come caratteristica la vita comune, seppur per brevi periodi di tempo, è l’esperienza “Punto Tappa” rivolta a gruppi. Ha come ingredienti la riflessione e la messa in pratica dell’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, il servizio e la formazione sui temi della povertà, della giustizia e dei nuovi stili di vita. Al Campo Base dal 2012 ne sono stati realizzati 40, vissuti da 600 giovani.
Sportello
Tutte le proposte vengono progettate insieme ai responsabili dei gruppi a partire dalle loro esigenze, fornendo supporto e accompagnamento, tramite quella che chiamiamo “attività di Sportello”, per realizzare percorsi di formazione e servizio. Incontriamo in media 40 responsabili all’anno. Spesso orientiamo singoli giovani che cercano possibilità di impegno e crescita. In questo lavoro di progettazione nascono idee per laboratori formativi esperienziali che poi vengono anche riproposti ad altri: li chiamiamo “Chiodi”.
Chiodi
I Chiodi possono essere incontri di conoscenza, di testimonianza, di servizio; possono svolgersi al Campo Base o essere itineranti in città, magari per scoprire luoghi e persone che parlano di servizio, nonviolenza e cittadinanza. Possono essere legati a date particolari come la “Giornata della Solidarietà”. Anche questa proposta è occasione di incontro – con almeno 200 giovani all’anno – e di tessitura tra le realtà diocesane.
Servizio Civile Universale
La proposta del Servizio Civile, oggi Universale, è legata a un impegno storico di Caritas. Dal 1976 più di 1000 obiettori di coscienza hanno prestato servizio a Genova, tramite la Caritas. Dal 2001, anno dell’entrata in vigore della relativa Legge 64, hanno svolto servizio 160 giovani. L’Area Giovani fornisce orientamento anche verso le proposte di altri enti ecclesiali.
Caschi Bianchi
Nell’ambito del Servizio Civile viene promossa l’esperienza dei Caschi Bianchi con Caritas Italiana, progetti all’estero in situazioni postbelliche o di crisi umanitaria. Sono una decina i Caschi Bianchi genovesi che negli anni hanno prestato servizio dai Balcani alla Thailandia passando per l’Africa.
Servizio Civile Regionale
Siamo attivi anche su questa proposta regionale, rivolta a scuole o a ragazzi che devono affrontare misure alternative alla pena o a giovani svantaggiati. Dal 2006, anno della legge istitutiva, abbiamo accompagnato in questo percorso 270 giovanissimi di 14 classi e seguito 30 ragazzi in pena alternativa nel loro percorso formativo.
Rete
Queste proposte sono contraddistinte da un fitto lavoro di “Rete”, elemento imprescindibile del nostro operare a servizio delle realtà diocesane. Ampio il ventaglio di realtà con cui collaboriamo, a partire dalla Consulta Diocesana per la Pastorale Giovanile, dall’A.C. e dall’A.G.E.S.C.I. Tra le altre relazioni arricchenti da citare almeno la C.L.E.S.C. – Conferenza Ligure Enti Servizio Civile, il Collegamento Regionale Caritas “Giovani e Servizio Civile”, il Coordinamento “Giovani e Servizio Civile” della Caritas Italiana.
GRAZIE AI CAMPOBASISTI…
Il Campo Base è diventato un luogo ricco di spunti a disposizione dei gruppi e dei singoli grazie anche alla cura di tanti – per noi i ‘campobasisti’ – che hanno vissuto queste esperienze e che lo aiutano ancora oggi a mantenere alta la sua vitalità.