


Venerdì 23 Febbraio 2024 Caritas Diocesana di Genova e Comunità Ucraina di Genova invitano tutti alla Via Crucis presso la Chiesa di S. Stefano (sopra Via XX Settembre), riferimento cittadino della comunità stessa.
Alla vigilia del secondo anno di guerra (con l'invasione russa del 24 Febbraio 2022), questo impegno quaresimale unisce il dolore di due anni di guerra alla sofferenza del Cristo e alla speranza che viene dal Dio della pace.
Presiedono Mons. Andrea Parodi, Vicario Episcopale per la Carità della Diocesi di Genova, e P. Vitaliy Tarasenko, Cappellano della Comunità Ucraina di Genova e della Liguria.
Al termine della Via Crucis sarà elevata una preghiera per tutte le vittime della guerra, secondo il Rito Bizantino.
"Fin dai primi giorni di due anni fa - ricorda Giuseppe Armas, direttore della Caritas Diocesana di Genova - la Chiesa genovese si è posta al fianco della comunità ucraina secondo lo stile dell'intervento Caritas nelle emergenze, che non mira a sostituirsi ma ad accompagnare per il tempo necessario, che spesso è un tempo lungo.
Così, a due anni di distanza, superata la fase acuta dell'emergenza e venuta meno tutta una serie di servizi non più attuali, restano salde le relazioni che sono nate in quelle tragiche circostanze, relazioni di fraternità cristiana tra la comunità ucraina e la nostra diocesi e solidarietà cittadina che si è creata da subito ed è cresciuta attorno a Santo Stefano, grazie all'impegno di tanti volontari, di un'ampia rete di enti diversi e delle istituzioni."
"Insieme abbiamo dato accoglienza ai profughi - aggiunge Mons. Andrea Parodi - molti dei quali sono ancora qui con noi presso il Seminario Arcivescovile. Abbiamo inviato aiuti in Ucraina, abbiamo favorito reti per l'integrazione, abbiamo avviato scuole per la lingua italiana che poi si sono aperte a tutte le nazionalità.
La guerra in Ucraina giunge al suo secondo anniversario senza sbocchi a breve termine mentre un'altra guerra in Palestina aggiunge tragedia a tragedia. Praticare insieme alla comunità ucraina la Via Crucis significa porre nella passione e morte di Gesù il sacrificio di tutte le vittime e pregare il Dio della vita e della pace perché l'umanità ripudi la guerra come risoluzione dei conflitti e cresca nella condivisione del bene."

La Giornata Diocesana della Solidarietà 2024
COSA VEDO QUANDO GUARDO? GUARDARE I NEMICI, VEDERE I FRATELLI
In questa prospettiva vivremo anche la prossima Giornata Diocesana della Solidarietà (16 / 17 Marzo 2024). Il titolo, "Cosa vedo quando guardo", riprende volutamente quello che la Diocesi di Genova aveva scelto per la Giornata Mondiale dei Poveri del 19 novembre 2023 e lo attualizza con il sottotitolo "Guardare i nemici, vedere i fratelli".
"Vogliamo che queste Giornate non siano iniziative effimere - spiega Armas - di cui dimenticare il senso nel resto dell'anno. Caritas è chiamata ad un'azione pedagogica sui temi che le sono affidati, a far percepire la globalità delle cause della povertà - ingiustizie, iniquità, guerre - per aiutare le comunità ad accorgersi dei problemi nella loro realtà e a farsi carico delle conseguenze e delle soluzioni.
Ecco perché ci facciamo accompagnare da questa domanda - Cosa vedo quando guardo? - e la decliniamo per le povertà di casa come per quelle dei popoli in guerra.
In questa luce si pongono anche altre iniziative di questi giorni , tra cui l'accoglienza delle famiglie Palestinesi in Seminario, la Colletta Nazionale per la Terra Santa, il 18 febbraio e il ricordo dell'Ambasciatore Luca Attanasio e del dramma del Congo, il 22 Febbraio, che vede impegnata Caritas Diocesana su iniziativa del gruppo Luci sul Kivu insieme al Centro Banchi e a Karibuni odv.