Osservatorio delle Povertà e delle Risorse

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A metà degli anni ’80 ci si accorse che il lavoro dei Centri d’Ascolto Vicariali costituiva un inestimabile patrimonio di dati e informazioni. Venne così l’idea di istituire gli Osservatori delle Povertà e delle Risorse. Il primo in Italia fu creato nel 1986, proprio in Liguria, nella diocesi di Chiavari. Il lavoro dei primi anni, le prime intuizioni, i vari livelli sperimentali, il crescente bisogno di avvalersi di diverse professionalità, gli incoraggiamenti da parte di enti pubblici e operatori sociali fecero emergere le grandi potenzialità e la grande utilità che un osservatorio poteva riservare: nei Centri d’Ascolto infatti le persone venivano aiutate ma soprattutto venivano ascoltate e, di conseguenza, si disponeva del grande patrimonio dei dati relativi alle richieste effettuate.

Si conoscevano quindi, di prima mano, i disagi espressi, al di là degli aiuti offerti. Attraverso i dati dei Centri d’Ascolto si poteva disporre del vasto panorama dei bisogni: mancanza di lavoro, alloggi inadeguati, incomprensioni familiari, dipendenze conclamate o latenti, depressioni, bisogni che andavano ben là di là di un possibile aiuto materiale erogabile. Dall’attività dell’Osservatorio diocesano sono nati > i Dossier diocesani> i Dossier regionali.

Perché

“Osservare per comprendere, comprendere per progettare, progettare per servire meglio.L’Osservatorio è uno strumento di cui si è dotata la nostra Caritas per capire il nostro “qui e ora”, quali segnali provengono dal nostro territorio oggi e quali problemi sarà chiamata ad affrontare la nostra società domani, prima che diventino emergenze.

Per chi

Il principale interlocutore dell’Osservatorio è la comunità cristiana. Si intende offrire alle comunità locali degli strumenti perché la carità cristiana non si esaurisca nell’elemosina ma comprenda la conoscenza delle cause della povertà, delle risorse disponibili sul territorio per contrastarle e la promozione, a livello locale, di eventuali servizi specifici o iniziative di aiuto. L’Osservatorio si rivolge anche alla comunità civile, cercando di offrire il contributo della propria conoscenza per il miglioramento dell’offerta dei servizi e per l’individuazione delle priorità degli interventi.

Come

La principale fonte di informazioni per l’Osservatorio sono i 34 Centri d’Ascolto Vicariali (indirizzi e orari – dati 2021). La caratteristica dei Centri, gratuità e bassa soglia, ne fa dei luoghi di osservazione particolarmente favorevoli. Inoltre la loro principale attività, l’ascolto delle persone, al di là delle richieste materiali immediate, dei loro problemi e delle loro storie, per operare un reale accompagnamento fuori dalla situazione di difficoltà, offre indicazioni talvolta inaspettate sulle cause dei disagi, non reperibili altrove.Altre fonti, parallele e complementari, sono i colloqui con assistenti sociali, insegnanti, medici di base, volontari e operatori sociali, testimoni privilegiati in genere. L’Osservatorio tiene in costante monitoraggio anche i dati demografici e gli indicatori economici e socialiufficiali attraverso il materiale fornito dall’Ufficio Statistica del Comune di Genova. Contatti abituali sono anche tenuti con gli Assessorati competenti. infine, l’Osservatorio ha collaborato attivamente al Piano Regolatore Sociale.