20 novembre: incontro “L’assenza di diritti genera povertà”

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Mercoledì 20 novembre, ore 17.30 a Palazzo San Giorgio - Sala delle Compere (Genova), Caritas Diocesana di Genova, Fondazione Auxilium, Comunità di S. Egidio, Associazione e Fondazione San Marcellino promuovono l'incontro pubblico dal titolo "L'assenza dei diritti genera povertà".

Parteciperà p. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, interverranno Giuseppe Armas, Direttore Caritas Diocesana di Genova, Padre Nicola Gay S.J., Presidente Associazione e Fondazione San Marcellino, Don Maurizio Scala, Comunità di Sant’Egidio, Emanuele Barisone, Direttore della Fondazione Auxilium. Modererà Padre Giuseppe Riggio S.J., direttore della rivista Aggiornamenti Sociali.

I temi al centro dell'incontro sono stati espressi in una Lettera aperta alla città di Genova, che riportiamo di seguito, diffusa il 17 novembre in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri 2024.


 

L'assenza di diritti genera povertà
Lettera aperta alla città di Genova

 

Genova, 17 Novembre 2024 - Giornata Mondiale dei Poveri

I nostri enti, su indicazione della Diocesi, si riuniscono dalla tarda primavera per riflettere insieme su sguardi, pensieri e preoccupazioni per le persone in condizione di senza dimora a cui cercano di stare vicini per entrare in relazione, comprenderne le speranze, le paure e assumerne il punto di vista. La nostra caratteristica è quella di agire ispirati dal Vangelo, dalla Dottrina Sociale della Chiesa e di rappresentare comunità organizzate.

Lasciato alle spalle l’appuntamento elettorale e in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, ci pare importante condividere il nostro pensiero e i criteri con cui valutiamo e valuteremo gli interventi e i Servizi a loro rivolti.

Occorre premettere che non si tratta di valutare solo il cosa e il come, ma anche il perché; cioè di comprendere a quale visione attingono, che tipo di cultura li esprime ed esprimono.

I criteri cui ci riferiamo attingono alla fede cristiana e alla Costituzione della Repubblica Italiana che, sintetizzando in modo non esaustivo, riconosce a tutti i cittadini:

  • pari dignità sociale ed eguaglianza. Si devono superare gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà, l’eguaglianza e le possibilità di pieno sviluppo della persona umana (art. 3),
  • diritto al lavoro (art. 4) e sua tutela in tutte le sue forme (art. 35),
  • retribuzione sufficiente ad assicurare una esistenza libera e dignitosa (art. 36),
  • parità di retribuzione di uomini e donne (art. 37),
  • libertà delle persone e tutela di privacy, domicilio, libertà di circolare e soggiornare, di associarsi, di riunirsi, di religione, di manifestare il proprio pensiero, di agire in giudizio (articoli 13-21, 24),
  • tutela della salute (art. 32),
  • diritto all’assistenza sociale (art. 38).

La povertà è la negazione di tali principi e dei diritti.

Coloro che accedono ai Servizi devono essere considerati non come utenti o clienti, ma come persone da accogliere e riconoscere nei loro bisogni materiali e immateriali, nel rispetto della soggettività. Pertanto i Servizi devono assicurare accoglienza e presa in carico volte alla costruzione e al rafforzamento delle relazioni umane e sociali, e non prevedere soltanto supporto materiale, che pur deve essere di qualità in quanto componente essenziale della salute e del benessere delle persone.

Il volontariato e il Terzo settore costituiscono un valore aggiunto a fianco e non al posto dello Stato testimoniando la gratuità e il valore della partecipazione.

Il lavoro sociale deve essere orientato alla costruzione e “manutenzione” delle comunità promuovendo la partecipazione e la convivenza e non la coesistenza.

Negli ultimi anni la città ha subito evidenti trasformazioni, divenendo ancora più multietnica e multireligiosa. Convivono culture e modi di vivere tra loro molto differenti; il rischio di incomunicabilità, o addirittura di contrapposizione, appare crescente. Anche questo deve diventare una preoccupazione: in un mondo dove vivere insieme è sempre più complesso è necessario creare spazi di incontro, capaci di armonizzare le differenze presenti nel tessuto sociale e promuovere una cultura del convivere.

 

Video: Spunti dall’incontro pubblico a Palazzo San Giorgio