



Dal Giubileo del 2000, con la campagna di remissione del debito ai paesi poveri, il Tavolo Giustizia e Solidarietà ha riunito a Genova persone, enti, movimenti e associazioni - tra cui Caritas Genova e Fondazione Auxilium - impegnate nella ricerca di una strada per il bene comune e per far crescere la consapevolezza che, come ci ha ricordato Papa Francesco, "tutto è collegato": popoli, economie, sviluppo sostenibile, ambiente e clima, locale e globale, risorse e futuro.
25 anni dopo, in coincidenza con il Giubileo della Speranza, il Tavolo diventa una espressione diocesana, compartecipata da Caritas Genova, Ufficio Missionario e Ufficio Problemi Sociali, Lavoro e Custodia del Creato, con una nuova e più ampia denominazione, "Tavolo Giustizia, Pace e Integrità del Creato" (in breve Giuspic), per farsi sguardo e voce della Chiesa genovese sui problemi di un mondo globalizzato nei tanti fronti di crisi e nella corresponsabilità verso le povertà e le ingiustizie.
Coordinatore del Tavolo è stato nominato l'Avv. Raffaele Caruso.
Partecipano al Tavolo:
Agesci, Ass. “Il nodo sulle ali del mondo”; Azione Cattolica; Comunità di Vita Cristiana; Fondazione Auxilium; Ass. Komera Rwanda; Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani); Movimento dei Focolari; Movimento Rinascita Cristiana; SMA (Società Missioni Africane); Suore di N.S. degli Apostoli.
INDICAZIONI PASTORALI

Il Tavolo fa proprie le indicazioni pastorali del Vescovo di Genova, p. Marco Tasca, in particolare la Lettera Pastorale «Evangelizzazione, Sinodalità e Fraternità di parrocchie».
La Lettera – in linea con l’esortazione apostolica «Evangelii Gaudium» - invita ad una «nuova evangelizzazione» che richiede «la capacità di incrociare i vissuti e le ricerche di senso delle persone, presuppone l’ascolto della vita del popolo», e «la nostra presenza» accanto agli uomini, soprattutto quando sono offesi, umiliati e oppressi.
LA DOTTRINA SOCIALE

Il Tavolo si ispira ai numerosi documenti della Dottrina sociale della Chiesa capaci di illuminarne il pensiero e l’azione. In particolare i testi di riferimento del magistero della Chiesa che spiegano le ragioni e orientano il metodo e l’azione del nostro operare sono Evangelii Gaudium, Laudato si' e Fratelli tutti.
L’esortazione apostolica Evangelii Gaudium e le due encicliche Laudato si' e Fratelli tutti affrontano, spiegano e illuminano direttamente le tematiche oggetto dell'interesse del Tavolo, fornendo una visione cristiana e umana sull’uomo e sulla società, un metodo e approccio integrati, attuali e innovativi.
Inoltre Evangelii Gaudium e Fratelli tutti sono indicate dal Vescovo Marco come documenti fondamentali della sua azione pastorale e degli uffici e organismi di Curia.
GIUSTIZIA, PACE, CREATO
Gli ambiti di interesse e di impegno del tavolo sono già indicati in sintesi dal titolo scelto.
«Giustizia, pace e integrità del creato» sono tre concetti profondamente interconnessi e si influenzano reciprocamente, formando un approccio integrale alle questioni sociali, economiche, politiche ed ecologiche.
Si vuole assumere quindi una visione e un approccio integrale che tiene conto dell’interdipendenza tra uomo, società e ambiente per promuovere un futuro di pace, più giusto e sostenibile per tutti.
Nello sviluppo di questa visione, il Tavolo lavorerà in rete e si collegherà con altri organismi e realtà ecclesiali con le medesime finalità, sia a livello nazionale che internazionale.
I COMPITI
Il Tavolo fornisce all’Arcivescovo, alle comunità cristiane e alla società civile il parere delle realtà ecclesiali diocesane sui principali fatti riguardanti la vita della società.
Il Tavolo svolge un’azione di studio, riflessione, formazione e animazione a partire dalla Dottrina sociale della Chiesa, per fornire indirizzi atti a orientare le coscienze nella ricerca del bene. Per questo rivolge la sua attenzione all’evoluzione della situazione sociale, economica e politica, con particolare ascolto dei territori.
E altresì compito del Tavolo quello di promuovere iniziative per sensibilizzare la società tutta, ecclesiale, civile e politica (ad esempio tramite formazioni, confronti, iniziative a difesa dei diritti nell’ambito di azioni non violente, marce…) aderendo anche a proposte di altre realtà ecclesiali e non, locali, nazionali o internazionali.
I CAMPI DI AZIONE
GIUSTIZIA
Rientrano in quest'ambito le questioni riguardanti la giustizia sociale, con gli specifici problemi della giustizia legati al mondo del lavoro; la giustizia internazionale, con le relative problematiche dello sviluppo e della sua dimensione sociale, ma anche l'esame e la riflessione, sotto il profilo etico, dell'evoluzione dei sistemi economici e finanziari, nonché la problematica legata alla questione ambientale e alle responsabilità incombenti nella gestione dei beni della terra.
PACE
Il Tavolo è incaricato di riflettere sui problemi relativi alla guerra, al disarmo, agli armamenti e al commercio delle armi, alla sicurezza internazionale e alla violenza sotto i suoi diversi e mutevoli aspetti (terrorismo, mafie, nazionalismo esacerbato, ecc.). Il tavolo porta inoltre la sua attenzione sulle scelte dei governanti e sull'impegno dei cattolici in campo politico.
INTEGRITÀ DEL CREATO
Il Tavolo è incaricato di riflettere sui problemi relativi all’ambiente e ai cambiamenti climatici per favorire capacità critiche verso gli attuali sistemi di sviluppo e di consumo con una visione profonda dell’umano, stimolare nuovi stili di vita, elaborare iniziative di rete, percorsi e piste pastorali.
DIRITTI DELLA PERSONA UMANA
Il Tavolo dedica particolare attenzione a questo aspetto: la dignità della persona umana quale fondamento per la promozione e la difesa dei suoi inalienabili diritti ha assunto una crescente importanza nella missione della Chiesa.
BREVE STORIA DEL TAVOLO
Il Tavolo è nato quasi 30 anni fa e, nel suo percorso, ha mutato nome, coordinatori e componenti, senza modificare le finalità e gli obiettivi generali. Inizialmente si chiamava “Tavolo giustizia e pace” per poi modificarsi in “Tavolo giustizia e solidarietà”.
Di seguito i passaggi più significativi:
- 1996: la Commissione Ecclesiale Giustizia e Pace della CEI invita alla costituzione di commissioni diocesane sulle tematiche di giustizia e pace;
- 1997: il Card. Tettamanzi Costituisce la Commissione Diocesana Giustizia e Pace che viene rinnovata nel 2002;
- 2000: La «Commissione Ecclesiale giustizia e pace» viene incorporata nella «Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro» (che nel 1992 aveva già incluso le tematiche sociali dell’economia e della politica) assumendo l’attuale titolo: «Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace»;
- 2000: A partire da questa data l’ufficio nazionale incaricato a trattare le tematiche di giustizia, pace e salvaguardia del creato è quello della «Pastorale sociale e del lavoro», così come i corrispondenti uffici pastorali diocesani.
- 2000: A Genova nei primi anni 2000 la «commissione» si modifica in «tavolo», modificando anche il titolo in «Giustizia e solidarietà»; il tavolo viene coordinato dalla Caritas Diocesana.
- 2020: Nel tavolo viene inserita la collaborazione dell’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro (ufficio titolato per presiedere queste tematiche);
Azioni svolte
Campagne CEI (coordinate dalla Caritas/Fondazione Auxilium)
- Remissione del debito (anno giubilare del 2000)
- Contro la povertà – Cibo per tutti
- Laudato si' – Agenda 2030