“Genova x Genova”. Grazie ad Andrea e Camilla (e a centinaia di genovesi che li hanno seguiti)!

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Più di 80 scatoloni pieni di pasta, riso, omogeneizzati, prodotti per l’igiene personale e altri beni di prima necessità che saranno suddivisi tra i Centri di Ascolto Vicariali in maggiore necessità. Si potrebbe sintetizzare così l’ottimo risultato dell’iniziativa “Genova x Genova” che dal 15 al 20 febbraio scorsi sul piazzale antistante la parrocchia di S. Pio X nel vicariato di Albaro, ha promosso una raccolta solidale a favore delle persone e famiglie in difficoltà che si rivolgono ai Centri di Ascolto. Si potrebbe sintetizzare così ed esserne contenti ma non basterebbe perché, dietro i numeri e il prezioso dono materiale, si nascondono valori che meritano di essere raccontati. 

“In famiglia sentivamo l’urgenza di fare qualcosa di utile per chi è stato colpito economicamente dalla pandemia ma avevamo anche il desiderio di non farlo da soli – spiega Andrea Benso, energico promotore dell’iniziativa -. La raccolta ci sembrava lo strumento giusto per raggiungere il doppio obiettivo di aiutare e di promuovere la comunità. Era un’idea più grande di noi, della nostra sola famiglia, ma ci siamo detti che, se fosse stata valida, avrebbe trovato gambe su cui camminare.” E l’idea ha cominciato a fare i primi passi tra gli amici, altre famiglie e altre persone, ha messo insieme pareri, consensi, saperi, indirizzi, giungendo in breve alla Caritas Diocesana che, valutati i criteri dell’iniziativa, ha patrocinato la raccolta collegandola ai Centri di Ascolto, e alla parrocchia di San Pio X, con la piena disponibilità del parroco don Matteo Pescetto e della comunità parrocchiale.

“Il passaparola e la voglia di fare hanno portato via via tanta ricchezza e una rete davvero ampia fatta di amici e nuove conoscenze – raccontano Andrea e la moglie Camilla -: così, solo per citarne alcuni, sono arrivati la professionista della comunicazione che ha immaginato e creato il messaggio da diffondere in rete, la squadra del Cus Genova Rugby che, ricca della sua tradizione solidale, si è subito resa disponibile per incrementare la raccolta, i Volontari per l’Auxilium che ci hanno aiutato a coprire i turni nei cinque pomeriggi fino a singole personalità capaci di accendere l’attenzione sul tema, come il capitano del Genoa. La notizia ha cominciato a diffondersi, è stata colta e diffusa dalle Istituzioni e in particolare dal Comune, è stata oggetto di una diretta Facebook molto seguita, è rimbalzata su tutti i principali media locali.” 

Nei 5 lunghi pomeriggi di raccolta – dalle 12 alle 19 – sono state centinaia le persone e le famiglie, non di rado nonni con nipoti, che hanno voluto partecipare, sia residenti in zona, sia provenienti da altre parti di Genova. “Crediamo sia questo il risultato più bello – commenta la famiglia Benso – vedere confermata questa capacità di tanti genovesi di muoversi, attivarsi, fare ciascuno la propria parte, anche solo uno o due sacchetti di generi di prima necessità che tuttavia hanno un valore enorme non solo per chi li riceve ma anche per chi li ha donati”.

“Abbiamo bisogno di queste esperienze che accomunano – conferma Gigi Borgiani, direttore di Fondazione Auxilium e vicedirettore di Caritas Diocesana – di cittadini attivi che non si limitano a delegare ad altri, di comunità aperte con le quali condividere l’accompagnamento di quanti sono in difficoltà.”

Insomma, un’esperienza che, oltre a quanto raccolto, ha il merito di avere messo insieme tante espressioni della città e il fatto che in alcuni giorni dell’iniziativa tra i volontari ci fosse anche, in rappresentanza del Sindaco, l’Assessore del Comune di Genova Paola Bordilli, che ha tra le altre attribuzioni anche quella ai Grandi Eventi, sembra proprio voler sottolineare che le idee dei singoli per il bene di tutti sono eventi di grande rilevanza anche se nascosti nel quotidiano: eventi da far conoscere e – possibilmente – replicare.

(Articolo pubblicato su Il Cittadino – Settimanale Cattolico di Genova, 8/2021)