Corsi di italiano per persone ucraine adulte. Grazie a tutti!

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6 scuole, 10 classi, 66 volontari, 220 allievi, 4.356 ore complessive di lezione da aprile ad oggi.

Sono i dati dell’impegno profuso in questi mesi per trasmettere a persone ucraine adulte le basi della lingua italiana, una iniziativa promossa da Caritas Genova in collaborazione con Rete Scuole Migranti, CPIA Centro Levante, MASCI Liguria, Padri Agostiniani, Parrocchie di Rivarolo, Sestri Ponente e Quarto, Istituti scolastici Rosselli e Gobetti.

Con tutti loro, volontari e allievi, abbiamo condiviso un bel momento di festa al Quadrivium, il 14 Giugno 2022, tra restituzione del lavoro fatto, testimonianze, canti, disponibilità a rilanciare l’impegno con l’autunno anche a beneficio di altre persone straniere, nella speranza che il fronte di guerra in Ucraina possa essersi chiuso.

Grazie a tutti coloro che si sono coinvolti in questo aspetto particolare dell’emergenza Ucraina aprendo le porte dei propri locali nelle parrocchie, negli istituti religiosi e scolastici, nelle sedi associative, mettendo a disposizione tempo e saperi, aiutandoci a rafforzare relazioni, accoglienza, comprensione dove c’era fuga e smarrimento.

Un ringraziamento speciale a Marco Pinna (MASCI) che con grande competenza e abnegazione ha coordinato tutto e tutti.

Una impresa corale che, vista “dai tetti in giù”, sembra essere cresciuta giorno per giorno nella casualità del passaparola ma, “dai tetti in sù”, ha tutto il profumo della Provvidenza.

Accogliere, Ascoltare, Accompagnare. I corsi di italiano per ucraini - di Marco Pinna

 

di Marco Pinna - MASCI

La comunità ucraina di Genova si è immediatamente attivata allo scoppio della guerra in Ucraina. Il parroco, Padre Vitaly Tarasenko, ha subito aperto un canale umanitario tra Genova e Ternopil (sua diocesi di appartenenza, nell’Ucraina occidentale) e messo a disposizione dei rifugiati a Santo Stefano servizi di prima necessità. Ha chiesto alla Caritas Diocesana di non lasciare sola la comunità in questo momento di difficoltà e di crescita numerica esponenziale. La Caritas ha risposto fin dai primi giorni creando un punto di accoglienza, di ascolto, di informazione, di ricerca di case idonee ad ospitare i rifugiati. Ha inoltre contribuito ad organizzare il centro di raccolta di generi di prima necessità: indumenti, alimenti, medicinali, giochi. Nel solo mese di marzo sono arrivati a Genova tanti ucraini quanti l’intero numero di rifugiati in città provenienti dal resto del mondo in tutto il 2021.

A marzo è sorta la necessità di realizzare corsi di alfabetizzazione della lingua italiana ai rifugiati ed è stata indetta una riunione nella cripta di Santo Stefano per verificare la disponibilità e le modalità operative. La Caritas si è presa il compito di realizzare alcuni corsi, rispondendo alla necessità urgente di insegnare l’italiano ai tanti rifugiati ucraini in città. Sono stati organizzati a metà marzo due incontri di formazione per definire il metodo didattico da adottare e nello stesso tempo per reclutare volontari e verificare le disponibilità al servizio. Fin da subito si sono resi disponibili una trentina di volontari che in pochissimo tempo, grazie al passa parola, sono arrivati a 66.

Questo progetto ha visto una proficua collaborazione tra diversi soggetti: le Comunità MASCI - Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, la Rete Scuole Migranti Genova, il CPIA Centro Levante, le scuole Statali Rosselli e Gobetti, i parroci e le parrocchie della Consolazione, di Rivarolo, Quarto, Sestri Ponente, i tanti volontari singoli non appartenenti a nessuna comunità ma desiderosi di rendersi utili. Un bel gruppo di persone pronte a servire, un patrimonio da preservare e mantenere coeso per le attività future.

La generosità e lo spirito di servizio hanno contraddistinto questa iniziativa fin dai primissimi giorni del suo lancio. Moltissime persone si sono messe a disposizione con grande entusiasmo che non è venuto meno ancora oggi. Abbiamo studiato la concentrazione di rifugiati nel territorio per capire dove aprire le scuole e trovare allievi. Trovate le sedi, ad aprile abbiamo avviato i primi corsi a Vico Vegetti, in centro storico, in via della Consolazione nei pressi di Via XX Settembre e a Sestri Ponente. Dopo circa 10 giorni ha aperto anche la scuola di Rivarolo. A maggio hanno aperto le scuole di Sampierdarena e Quarto ed è stato creato un corso nella scuola di via della Consolazione riservato ai figli degli ucraini sordi. Con sei scuole e dieci corsi abbiamo coperto molte aree della città e siamo stati in grado di ospitare un totale di 220 allievi ucraini con 66 volontari docenti distribuiti nei diversi corsi. La presenza media nelle classi è stata di 15 allievi, abbiamo fatto mediamente 13 lezioni da due ore, sono state erogate in totale 4.356 ore di lezione agli allievi e svolto 990 ore di docenza nei sottogruppi di lavoro.

Abbiamo sicuramente insegnato le basi di italiano, ai livelli A0 ed A1, ma direi che abbiamo fatto qualcosa di più. Abbiamo accolto persone in difficoltà, spesso traumatizzate, offrendo loro il nostro calore umano, aprendo loro il cuore, incondizionatamente, senza imporre particolari obiettivi da raggiungere e senza stress. Hanno partecipato al corso mamme con i figli piccoli perché abbiamo voluto tenere unite le famiglie già divise dai mariti e dai papà a causa della guerra. Abbiamo ascoltato i loro bisogni ma soprattutto le storie, le paure, le speranze cercando di dare risposte puntuali ma anche di offrire una speranza nel domani.

Abbiamo accompagnato gli ucraini alla conoscenza del nostro paese, delle nostre burocrazie, dei piatti tipici regionali, delle bellezze artistiche, del nostro clima, della temperatura, delle festività, della nostra storia. Grazie alla collaborazione e disponibilità della Lega Navale Italiana Sezione di Sestri Ponente, li abbiamo accompagnati a conoscere il mare e siamo riusciti a portare in barca a vela e canotto 120 ucraini che hanno potuto vedere la città dal mare. Sempre grazie alla disponibilità della Lega Navale Italiana Sezione di Sestri Ponente sono state accompagnate 32 persone a Milano al Consolato Ucraino per fare documenti indispensabili.

Il 14 giugno presso il Quadrivium abbiamo fatto una bella festa finale dei corsi che si sono chiusi il 10 giugno. È stata l’occasione per ringraziare tutti i volontari e gli ospiti e per decidere insieme di proseguire l’esperienza ritenuta da tutti positiva anche nel prossimo anno scolastico. Abbiamo innanzitutto deciso di mantenere aperte fino alla fine di giugno le classi di Consolazione, Rivarolo e Quarto e di proseguire il corso per i figli degli ucraini sordi. Da settembre quando riapriranno le scuole anche noi riapriremo le scuole di italiano per stranieri, aperte quindi a chiunque ne faccia richiesta. Faremo alcune sessioni formative interne per consolidare le competenze dei volontari sia sulla metodologia didattica da adottare in classe sia sulle tecnologie informatiche. Faremo infine una full immersion metodologica con gli esperti della Rete Scuole Migranti Genova.

Corsi di italiano, un impegno corale. I dati e i risultati
Corsi di italiano, la gratitudine degli allievi (foto e video)
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