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Carissimi,

purtroppo dobbiamo comunicarvi delle pessime notizie che arrivano dal continente africano.

Ieri un folto gruppo di uomini armati fino ai denti, probabilmente appartenenti a frange terroristiche fondamentaliste somale, hanno rapito due religiose italiane, Suor Caterina Giraudo, che tutti chiamavano Rinuccia, di Boves, e Maria Teresa Olivero, di Centallo.

Entrambe sono piccole sorelle di Charles de Foucault e precisamente della comunità di padre gasparino di Cuneo, che molti di voi conoscono.

Le due religiose, missionarie da circa trent'anni, sono state rapite nel distretto di Mandera, al confine tra Kenya e Somalia dove avevano creato a El-wak un piccolo ambulatorio ed una casa d’accoglienza per assistere epilettici, disabili e malati di tubercolosi. Si tratta senza dubbio di un atto dimostrativo: secondo la maggioranza degli osservatori  il terribile gesto è stato operato da militanti di ’al Shabaab’ (che vuol dire gioventù in arabo),  il braccio armato somalo di al Qaeda. Anche se non si esclude una provocazione proprio per mettere nella peggiore luce possibile gli alqaedisti. In ogni caso si tratta di un atto brutale, che colpisce due testimoni silenziosi della fede, e del dovere della condivisione con i poveri. Vi chiediamo di unirci a noi nella preghiera, per dare loro la forza di accogliere anche questa prova.

 

EMERGENZA NORD KIVU-CONGO

Ancora notizie da parte di Caritas Congo circa l'emergenza in atto nella diocesi di Goma. Domenica scorsa, 9 novembre, papa Benedetto XVI, dopo la recita dell'Angelus, è tornato ad esprimere la sua vicinanza alle popolazioni colpite e ha benedetto «quanti si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze, tra i quali menziono in particolare gli operatori pastorali di quella Chiesa locale. Alle famiglie private dei loro cari giungano il mio cordoglio e l’assicurazione della mia preghiera di suffragio. Infine, rinnovo il mio fervido appello affinché tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata, nel rispetto della legalità e soprattutto della dignità di ogni persona». Così, mentre la diplomazia internazionale e africana è faticosamente al lavoro, Caritas di Goma, con il supporto della rete internazionale Caritas, prosegue le attività di assistenza nelle vicinanze della città e, al momento, sta curando la distribuzione dei viveri forniti dal Programma Alimentare mondiale. In particolare si sta occupando di

64.122 persone, presso i campi per sfollati di Mugunga I e II, Bulengo e Buhimba. L’équipe di Caritas Goma, incaricata dell’assistenza alle vittime di violenze sessuali, ha inoltre registrato 39 nuovi casi, di cui 10 presso il campo di Mugunga. 

Numeri in realtà poco indicativi poiché la maggior parte delle donne preferisce soffrire in silenzio per paura di essere ripudiate dai mariti.

A questo dramma se ne aggiunge un altro, che sta colpendo la Provincia orientale del Paese, in una zona al confine con il Sudan intorno alla città di Dungu Duruma: circa 56.000 profughi sono in fuga dopo un attacco da parte del gruppo ribelle ugandese del “Lord Resistance Army”, che ha sconfinato in Congo, per fare razzie. 

Secondo fonti di Caritas Congo, LRA ha anche proceduto al reclutamento forzato di bambini e bambine. Anche in questo caso la Caritas nazionale, sta organizzando un intervento di emergenza per assistere 4.000 famiglie costrette a fuggire e rimaste senza nulla. 

In molti campi poi, secondo quanto comunicato poco fa da parte delle Nazioni Unite, si sta diffondendo una epidemia di colera. Si tratta già di circa 50 casi, ma si teme che nei prossimi giorni possano essere molti di più.

 

Un abbraccio di pace da Anna, Anna ed Emilia

Settore Emergenze Internazionali

Caritas Diocesana di Genova

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