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Carissimi,

ottobre è ormai agli sgoccioli e, anche grazie alle vostre richieste, stiamo preparando il nuovo campo di capodanno. 

Per quest'anno abbiamo deciso di tornare ad Alekisnac, per condividere con i nostri amici del sud della Serbia anche questo nuovo anno che inizia, ma, questa volta, il viaggio sarà un po' diverso.

Abbiamo infatti pensato che

sarebbe bello, per una volta, arrivare ad Aleskinac dalla vicinissima Bulgaria (solo 120 km). E' un sogno che molti di noi hanno maturato da anni, ma purtroppo le conseguenze della guerra non lo avevano reso possibile. Oggi non solo la strada è bella e aperta, ma abbiamo la possibilità di incontrare anche Caritas Bulgaria e una Chiesa che, dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine del blocco sovietico, si è trovata a dover affrontare molti problemi. Tsvetomir Doumanov, vicedirettore generale di Caritas Bulgaria, si è detto molto felice di poterci incontrare e di renderci partecipi delle loro attività e dei loro progetti. Visiteremo anche la città di Sofia, una delle città più antiche d'Europa, che vanta una storia di grande interesse artistico, culturale e anche religioso.  I cattolici in Bulgaria hanno una storia curiosa: discendono in parte da minatori germanici trasferitisi lì nel tardo medioevo e in parte provengono dalle coste croate della Dalmazia, ma ne parleremo ampiamente durante la formazione. Naturalmente raggiungeremo Sofia in aereo: ci sono due compagnie low cost che hanno dei prezzi davvero competitivi e che, ad oggi, rendono sostenibile la spesa. Abbiamo pensato infatti di stabilire una quota di 300€ per il periodo che va dal 27 dicembre al 3 gennaio. I posti saranno necessariamente limitati (max 18 persone) e ci sposteremo con le linee di trasporto pubbliche che collegano molto bene Sofia con Nis e Alekinac.

Viste le regole di prenotazione dei voli, e anche per evitare che nel frattempo i prezzi salgano, dobbiamo chiedervi di prenotarvi con un certo anticipo: la data di scadenza è infatti fissata per il giorno 15 novembre (per prenotazione si intende il versamento della caparra di € 100 ad Emilia).

 

BOSNIA

Siamo ormai in piena fase operativa per lo sviluppo del gemellaggio tra i due licei genovesi, Grazia Deledda e Leonardo Da Vinci, con le scuole di Banja Luka,  Scuola Cattolica d’Europa e Ginnasio Statale.

I ragazzi delle rispettive classi sono già entrati in contatto e hanno dato inizio a un ricco scambio di mail, primo passo verso la conoscenza e la condivisione dell’esperienza del GeMUN.

Le date dell’evento sono già fissate da tempo, ma quest’anno, vista la grande richiesta da parte di tante scuole del mondo, la conferenza ha ampliato il numero dei partecipanti, dando così la garanzia alla delegazione di studenti provenienti da Banja Luka di rientrare nelle liste degli iscritti. Saranno  almeno 12 gli studenti bosniaci che si prepareranno a discutere temi di rilevanza internazionale dal 26 al 28 febbraio a Palazzo Ducale. Il loro arrivo e la loro presenza qui a Genova sarà senz’altro un tassello importante per la crescita di una relazione tra due diocesi che hanno iniziato un cammino comune di più ampio respiro pastorale. Il Movimento Ragazzi si è dato già disponibile a provvedere all’alloggio dei giovani, e non mancheranno momenti di incontro pensati ad hoc.

 

 

GEORGIA

La situazione non si è certo pacificata. proprio ieri il leader della repubblica secessionista dell'Abkhazia ha accusato la missione degli osservatori civili dell'Unione Europea di non garantire la sicurezza e ha annunciato l'invio di rinforzi al confine con la Georgia. Recentemente in quella zona era rimasto ucciso il capo dell'intelligence militare dell'Abkhazia e la reazione non si è fatta attendere. Le truppe russe continuano a dare manforte alle repubbliche secessioniste. Se il fronte sudosseto sembra ormai più tranquillo, le cittadine tra l'Abkhazia e la georgia vivono invece nella paura di continui attacchi e contrattacchi. "Oramai capita ogni giorno", ha dichiarato il presidente abkhazo Serei Bagapsh. "Sul confine con la regione di Gali i georgiani hanno lanciato un'operazione terroristica di provocazione su larga scala. Ma vedo che gli osservatori europei non agiscono. Ma d'ora in avanti risponderemo a questi attacchi con tutta la forza a nostra disposizione, carri armati compresi". La missione europea comprende 225 osservatori inviati nei luoghi della crisi in Georgia il primo ottobre scorso, nell'ambito dell'accordo in sei punti firmato in agosto dal presidente francese Nicolas Sarkozy e il collega russo Dmitry Medvedev. L'Ue ha chiesto che venga consentito l'accesso dei propri osservatori anche nelle due regioni separatiste in modo da monitorare l'effettivo cessate il fuoco tra le parti, ma Mosca e i leader ribelli si sono fortemente opposti, accusando gli inviati europei di chiudere un occhio su presunte violazioni della tregua da parte di Tbilisi.

 

VIETNAM

Dopo ben 32 anni è rinata Caritas Vietnam. Finalmente la Chiesa del paese indocinese potrà portare avanti le sue attività di assistenza e sviluppo sociale in modo organizzato e coerente. Si tratta di un importante passo avanti, viste le difficoltà della Chiesa Cattolica in Vietnam, spesso oggetto di attacchi e di persecuzioni. Soprattutto le popolazioni di "montagnard", gli indigeni che vivono sugli altopiani del Vietnam centrale, in gran parte cristianizzati, sono fortemente penalizzati e perseguiti dal governo. Ciò è dovuto al fatto che, durante la guerra contro gli USA i montagnard avevano preso le parti degli americani. Ma i montagnard sono un gruppo fiero e coraggioso: nonostante il regime li abbia più volte minacciati, imponendo loro di abbandonare la fede cristiana, si sono sempre rifiutati, pagando di persona questa decisione. I cattolici in vietnam sono 5.667.000 distribuiti in 3 arcidiocesi e 23 diocesi, una minoranza se si pensa che il paese è abitato da quasi 85 milioni di persone, in prevalenza di regione buddista (49, 5%). Quando il 2 luglio scorso il Comitato governativo per gli affari religiosi aveva dato parere favorevole per l'istituzione della caritas, la Chiesa non si è fatta attendere e ha reso subito operativa la decisione.

Ad esprimere auguri e felicitazioni per questo nuovo cammino erano presenti anche Mons. Yvon Ambrose, presidente di Caritas Asia, e Mons. Robert Vitillo, uno dei vicepresidenti di Caritas Internationalis: in tutto ben 5 vescovi e 80 delegati che a Long Khanh hanno voluto salutare con gioia un evento che è di grande importanza sul piano religioso e pastorale.

Mons. Vitillo ha ricordato all’assemblea la visione di Papa Benedetto XVI, espressa nella lettera enciclica Deus Caritas Est, specialmente riguardo al lavoro delle organizzazioni caritative. Il vescovo Vietnamita Nhon ha chiarito che la Caritas non è soltanto un'organizzazione che fa assistenza, ma deve essere uno stimolo per tutto il paese per porre l'accento sui problemi e sui bisogni.  

 

APPUNTAMENTI

Vi segnaliamo alcuni eventi che ci sembrano di particolare interesse:

 

“Vignette dal mondo per i diritti umani”, Teatro della Tosse (Genova, Piazza Negri 6/2)   La mostra è nata da un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le pari opportunità, é organizzata dall'ANM, sezione ligure, e dal Comitato per lo Stato di diritto, col patrocinio della Provincia di Genova. Si tratta d'un percorso di sessanta vignette, provenienti dai massimi autori mondiali, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. L'allestimento genovese é curato dall'architetto Bettina Bixio. E’ aperta tutti i giorni fino al 15 novembre, con orario 15-19 ed ingresso libero.

 

Convegno Internazionale: "Sovranità alimentare: realtà, esperienze e strategie a confronto" organizzato dall' ong COSPE.

L’evento avrà luogo il 30 e 31 ottobre 2008 presso l'Auditorium Muvita, Arenzano (GE).

 

 

Un abbraccio di pace da Anna, Anna ed Emilia

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