Emergenza Ucraina. I dati dell’accoglienza al 4 Aprile. Grazie ai tanti volontari!

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Continuano a crescere i numeri dell’emergenza ucraina e la risposta che la Chiesa di Genova sta assicurando da oltre 40 giorni, tramite Caritas Diocesana. Al 3 aprile, sono 1.674 le persone ucraine incontrate al Punto di Ascolto distaccato da Caritas presso il Centro di Santo Stefano: nel dettaglio si tratta di 726 donne, 862 bambini e 86 uomini.

90 i nuclei familiari, circa 300 persone, a cui Caritas ha trovato una sistemazione alloggiativa: in particolare 32 nuclei familiari sono stati accolti in alloggi messi a disposizione da parrocchie o altre realtà ecclesiali, 24 in appartamenti, 33 in ospitalità presso famiglie, 1 in ospitalità presso una casa-famiglia.

Sul piano degli aiuti in beni materiali alle persone e famiglie profughe, dal 15 marzo ad oggi Caritas ha distribuito – sempre presso il Centro di Santo Stefano – 900 supporti, pari a 9 tonnellate circa di aiuti, di cui hanno beneficiato almeno 3.150 persone. In ogni supporto era presente l’aiuto alimentare, in più di 500 anche vestiti, in 200 anche medicine, a seconda della necessità. Tutti i bambini accolti hanno ricevuto un gioco.

“E’ un lavoro di ascolto – spiega Monica Boccardo, che coordina il Punto di Ascolto per Caritas – con il quale cerchiamo in primo luogo di far sentire accolte queste famiglie che giungono stanche dopo lunghi viaggi, con il trauma della guerra, tolte alla propria vita di prima. Dobbiamo davvero dire grazie ai tanti volontari che ci affiancano e che, mettendo a disposizione tempo e risorse, fanno sì che questo enorme sforzo sia un servizio e una testimonianza di carità concreta.”

L’IMPEGNO DEI FARMACISTI INSIEME A CARITAS

Intanto si allarga sempre più la rete solidale attorno alla Chiesa di Santo Stefano, alla comunità guidata da p. Vitaly Tarasenko e all’impegno della Caritas Diocesana. Stanno infatti rispondendo numerosi i farmacisti genovesi all’appello promosso la settimana scorsa dall’Ordine dei Farmacisti di Genova in accordo con Caritas Diocesana: i farmacisti aderenti, che offriranno il proprio contributo come volontari, saranno impegnati nella catalogazione e nel controllo dell’integrità e della validità delle confezioni, per garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia dei farmaci e dei dispositivi medici donati.

“Esprimiamo la nostra sincera gratitudine e soddisfazione per la pronta adesione riscontrata da parte dei farmacisti della città di Genova all’iniziativa della Caritas, per dare un aiuto concreto al popolo ucraino e ai profughi che la nostra comunità sta accogliendo in queste ore – afferma Giuseppe Castello, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Genova -. A pochissimi giorni dal lancio dell’iniziativa, sono già numerosi i colleghi che hanno accolto l’invito a supportare questa importante iniziativa di solidarietà. Ma non vogliamo fermarci qui: rinnoviamo l’invito, a chi non lo avesse già fatto, ad unirsi ai farmacisti volontari per supportare lo straordinario lavoro portato avanti dalla Caritas, perché ogni singolo contributo è prezioso per la collettività”.

“In questo mese di angoscia condivisa con la comunità ucraina – commenta don Andrea Parodi, vicario episcopale per la carità e direttore della Caritas Diocesana – abbiamo visto crescere tante collaborazioni simili, tra chiesa e città che ci fanno sperimentare la fraternità, laddove la guerra vuole solo distruggere. Ricordiamo almeno gli aiuti giunti dal reparto di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Galliera, dall’Associazione Assistenti Sociali per la Protezione Civile – A.S.Pro.C., dalle Misericordie, l’Anpas, la Croce Rossa, l’AMT. E ricordiamo soprattutto i tanti volontari, dei Centri di Ascolto Vicariali e di altre espressioni della città, come alcuni tassisti che ci mettono a disposizione le loro auto per esigenze di spostamento, tutte persone che, senza sosta e gratuitamente, sono un aiuto fondamentale nella gestione di questa emergenza, offrendo del proprio. Ora siamo davvero grati anche all’Ordine dei Farmacisti di Genova per questa disponibilità in un settore delicato qual è la corretta gestione dei medicinali che ci sono stati donati da tanti genovesi in queste settimane. Nel frattempo, man mano che si precisano le necessità di queste famiglie, stiamo registrando e mettendo a punto altre offerte di volontariato qualificato, per esempio nel campo dell’apprendimento della lingua italiana e nell’accompagnamento scolastico per i tanti bambini e ragazzi giunti a Genova, di cui a breve contiamo di dare notizie più dettagliate”.