Dal 2000, negli alloggi di emergenza coordinati da Caritas Genova, hanno trovato una sistemazione temporanea 102 famiglie, per un totale di oltre 300 persone.
A Genova la gravità del problema abitativo è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni. Le famiglie che perdono il reddito, spesso unico, non riescono più a pagare l’affitto e vengono sfrattate. Spesso è sufficiente anche solo una riduzione del reddito per compromettere il regolare pagamento del canone. La graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare vede poco meno di 4.000 domande di cui vengono soddisfatte circa 100 all’anno.
Per alcune famiglie, anche con figli, lo sfratto significa la strada.
Già dal 2000 la nostra Caritas Diocesana ha fatto appello alla comunità cristiana per creare la disponibilità di alcuni alloggi d’emergenza per le situazioni più urgenti. Nel tempo sono stati 29 gli appartamenti messi a disposizioni da parrocchie o da privati – alcuni, particolarmente grandi, per coabitazioni: in 19 anni vi hanno trovato una sistemazione temporanea 102 famiglie, alcune composte da una sola persona, per un totale di oltre 300 persone. Attualmente sono a disposizione 22 alloggi di cui 3 in convivenza, per una capienza totale di 26 nuclei: a Novembre 2019 le famiglie ospitate sono 23 per un totale di 74 persone di cui molti minori.
Le richieste vengono effettuate dai Centri d’Ascolto Vicariali ed esaminate da una commissione che ne valuta la gravità, l’urgenza e la possibilità di aderire ad un progetto di promozione sociale. Particolare cura si pone nell’accompagnamento delle famiglie: l’emergenza abitativa è quasi sempre causata da un problema lavorativo ma ad esso facilmente seguono problemi psicologici e relazionali che richiedono un impegno di rete tra volontariato e servizi pubblici. Tra tutte le famiglie ospitate, il 34% ha ottenuto l’assegnazione di un alloggio popolare, il 18% si è reso autonomo con il reperimento di un nuovo lavoro e la locazione di una nuova casa sul libero mercato.
La crisi economica conseguente al 2008 ha moltiplicato i problemi per cui le richieste di alloggi per l’emergenza abitativa sono in continuo aumento.