Caritas Genova per l’emergenza sociale da Covid-19

Promuovere chi soffre per le conseguenze socio-economiche

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di Maria Rita Olianas

L’emergenza sanitaria causata dall’epidemia del Covid-19 si è rivelata da subito anche una gravissima emergenza sociale ed economica, determinata soprattutto dal lungo periodo di isolamento sociale richiesto. La paralisi di molti lavori, la difficoltà economica di molte famiglie con reddito precario o insufficiente, la fragilità sanitaria di alcuni soggetti, uniti alla mancanza di rete familiare o di vicinato cui affidarsi anche solo per l’approvvigionamento di spesa, hanno richiesto un’intensificazione dell’operato della Caritas Diocesana e una nuova modalità di presenza.

Da subito abbiamo cercato di sorreggere coloro che già si rivolgono stabilmente ai nostri Centri di Ascolto e alle nostre accoglienze strutturate per evitare che, in una situazione di emergenza generalizzata e diffusa a tutti gli strati sociali della popolazione, costoro subiscano un ulteriore isolamento e impoverimento della loro condizione; inoltre, proprio la maggiore conoscenza di queste persone, ci permette di monitorare le esigenze reali per individuarne la risposta con tempestività. Altre persone a cui cerchiamo di prestare particolare attenzione sono quelle che si sono trovate improvvisamente in stato di grave necessità e rischiano di scivolare al di sotto della soglia di povertà. Tra i nuovi volti incontrati ci sono italiani e stranieri, giovani, adulti ma anche anziani soli, famiglie con minori, nuclei multiproblematici. Sono persone che prima dell’emergenza potevano contare magari su un impiego precario, stagionale o irregolare; o ancora i piccoli commercianti, i lavoratori autonomi, ma anche persone che versavano già da tempo in uno stato di disoccupazione. Rispetto alle richieste ricevute emerge soprattutto un aumento delle domande di beni e servizi materiali (in particolare cibo e beni di prima necessità), di sussidi ed aiuti economici (a supporto della spesa o del pagamento di bollette e affitti). Forte anche la domanda di orientamento rispetto alle misure di sostegno pubbliche, messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, così come la richiesta di aiuto nella compilazione delle domande.

La nostra azione si svolge attraverso precisi ambiti di impegno.

INIZIATIVE DI SOSTEGNO ALIMENTARE

SOSTEGNO ALLE MENSE COLLEGATE CON LA CARITAS
Tutte le mense cittadine attualmente aperte hanno rimodulato l’erogazione tradizionale in pasto veicolato. Attualmente sosteniamo sette mense, che hanno sede in diversi quartieri della città, nella loro attività sia di rimodulazione che di erogazione. Quotidianamente vengono distribuiti circa 800 pasti. 

REALIZZAZIONE DI UN “HUB ALIMENTARE” PRESSO CASA DELLA GIOVANE
La presenza e l’operato dei ragazzi volontari del Servizio Civile Universale e dei ragazzi dell’ESCA (Esperienza di Servizio, Comunità e Animazione) della nostra Area Giovani è essenziale per l’attività di questo “Hub Food” al fine di garantire un buon funzionamento della struttura di distribuzione. Le principali operatività dell’HUB sono:

Distribuzione delle eccedenze alimentari ai Cda e alle organizzazioni parrocchiali o religiose
Grazie all’arrivo di molte derrate alimentari e beni di prima necessità donate da enti privati ed esercenti della ristorazione, in queste prime settimane sono stati distribuiti oltre 5.000 kg di generi alimentari alle mense aperte, alle parrocchie più attive e alle organizzazioni religiose operanti in questa emergenza. In collaborazione con la Fondazione Auxilium, che ha messo a disposizione parte della struttura di Casa della Giovane, all’interno del quale vi è anche il principale Centro cottura cittadino per la distribuzione dei pasti veicolati, abbiamo predisposto una piattaforma logistica per lo stoccaggio e la ridistribuzione di grandi quantità di derrate alimentari.

Erogazione di sostegni alimentari a circa 200 nuclei familiari ogni mese, per un tempo determinato
La crescita della domanda di beni alimentari ci ha indotto a realizzare un presidio di distribuzione di aiuti alimentari per circa 200 nuclei familiari ogni mese. Grazie a questa attività possiamo realizzare un intervento diretto a favore della persona o della famiglia in difficoltà per aiutarla ad affrontare e circoscrivere la situazione di crisi.

PRESENZA E PARTECIPAZIONE AL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE “EMERGENZA ALIMENTARE” DEL COMUNE DI GENOVA
La partecipazione a questi tavoli ci consente di offrire indicazioni di orientamento sul tema della distribuzione alimentare fornendo gli elementi di conoscenza acquisiti nel corso della nostra ordinaria attività. In questo modo partecipiamo attivamente alla costituzione di una regia tesa a favorire la massima collaborazione degli enti coinvolti, evitando la sovrapposizione degli interventi. Il tavolo ci permette di portare le istanze che i nostri servizi raccolgono nello svolgimento delle attività. Tra le varie attività di collaborazione Caritas Diocesana, unitamente agli Enti del Terzo Settore, ha supportato il Comune di Genova nell’azione della ricezione delle domande e dell’elargizione dei buoni spesa


INIZIATIVE
DI ASCOLTO E ACCOMPAGNAMENTO RELAZIONALE ED ECONOMICO

SOSTEGNO AI CENTRI DI ASCOLTO VICARIALI

A
ccompagnamento e ascolto a vecchie e nuove situazioni di fragilità presenti sul territorio

Nella gravissima emergenza che stiamo vivendo i Centri di Ascolto Vicariali e parrocchiali si sono impegnati a non lasciare nel bisogno le 6.000 famiglie seguite ordinariamente, messe a prova ancora più duramente dalla presente contingenza: si registra infatti un aumento esponenziale delle richieste di nuove persone. Nei primi due mesi, in ottemperanza alle disposizioni governative, abbiamo avviato un sostegno a distanza mediante colloqui telefonici costanti con le famiglie già seguite e abbiamo avviato una iniziale “presa in carico” delle nuove persone ma, soprattutto, abbiamo distribuiti buoni spesa a favore delle persone seguite dai 34 Centri di Ascolto per una somma attuale pari a 64.000 euro.

Progetto Tobia (vai alla pagina dedicata)
Sostegno nel medio periodo a persone e famiglie che non riescono a provvedere alle spese di gestione familiare (orientamento, accompagnamento e sostegno al reddito, in particolare finalizzato al pagamento di affitti e utenze e all’acquisto di farmaci, materiale didattico o dispositivi di supporto per la didattica a distanza…). Le richieste di sostegno proverranno dai Centri di Ascolto territoriali e dagli Enti ecclesiali. Il progetto durerà fino ad esaurimento fondi.

Foto_Branimir Balogović_Unsplash