


di Valeria Garré
“Far conoscere a persone, colleghi, amici provenienti dall'altra parte d'Italia e di un’altra Caritas, la Caritas genovese e savonese, esplorare con loro la propria città, condividere le difficoltà e le bellezze che si vivono ogni giorno, vedere con occhi diversi e nuovi la propria quotidianità è sicuramente sfidante, arricchente e interrogante”.
Questo commento, espresso in un momento di condivisione e davanti ad un buon piatto di pasta, spiega perché Caritas Genova stia portando avanti una relazione di scambio da oltre un anno con il territorio della Caritas diocesana di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Dall’8 all’11 giugno scorsi, infatti, come giovani di YoungCaritas Genova e Savona abbiamo accolto 6 giovani pugliesi che ci avevano ospitati a loro volta la scorsa estate.
La storia di questa speciale relazione, che unisce le estremità dell’Italia, parte da una semplice chiacchierata tra partecipanti a un incontro nazionale ed è divenuta subito una scoperta reciproca, un incontro che è stato coinvolgimento di realtà locali, contaminazione di idee, interrogazione costante su come intendiamo l’essere Caritas, come viviamo i nostri territori e questo tempo.
Abbiamo vissuti i primi tre giorni di incontri sul territorio ligure. Abbiamo percorso vicoli e piazze e visitato luoghi seguendo il filo dell’impegno, della condivisione, delle esperienze di comunità, facendo memoria e ascoltando la testimonianza di persone attive nel promuovere una società più coesa, giusta, condivisa.




Il 12 e 13 giugno, poi, abbiamo raggiunto Firenze, dove ci siamo congiunti ad altre delegazioni di giovani per l’evento nazionale “YOUng Caritas Days”. Sono stati giorni pieni, con uno sguardo verso l’interno e due occhi verso l’esterno, realtà e generazioni diverse a confronto, caratteri, modi di pensare e di parlare differenti accomunati da una grande realtà ecclesiale, la Caritas, e dalla costante domanda su come essere presenti sul territorio e nel nostro tempo.



È stato importante che, mentre si univano aree geografiche italiane differenti per parlare di giovani, povertà, società, si tenessero occhi e cuore aperti verso quello che sta succedendo a livello internazionale e a pochi passi dall’Italia. In quei giorni infatti migliaia di persone si muovevano, provenienti da 52 Paesi del mondo, verso Il Cairo, dove si prospettava una marcia aconfessionale e apolitica verso il valico di Rafah, per chiedere un cessate il fuoco su Gaza.
Diverse le persone dall’Italia, tra cui anche una decina di liguri e alcune persone da Genova. Tra loro, Margherita Goretti, operatrice di Caritas Genova, e Giacomo D’Alessandro. Una presenza per dire “con i nostri corpi” - come scrive Margherita - che non si può essere indifferenti rispetto alla inutilità della guerra e alla sofferenza che infligge.
Young Caritas è tutto questo: la bellezza di vivere e migliorare il territorio come comunità, fondata sulle relazioni tra giovani e con le altre generazioni; la vicinanza tra giovani di territori distanti, per affrontare e portare avanti insieme sfide comuni in contesti diversi; la responsabilità di essere dalla “parte serena” del mondo e di invertire la logica di ingiustizia, esclusione e guerra che uccide e affama.