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Carissimi,

siamo purtroppo ad aggiornarvi circa il terribile terremoto che sta devastando la città de L’Aquila e gran parte del territorio circostante. La situazione è davvero disastrosa e la stessa Caritas L’Aquila sta vivendo una situazione di gravissima difficoltà in quanto l’edificio nel quale ha sede è stato evacuato in seguito al crollo del tetto. Anche la curia è semidistrutta e le comunicazioni telefoniche sono quasi impossibili.

Ora siamo accampati nel giardino di una casa in periferia – dice l’ arcivescovo Mons. Giuseppe Molinari-. Ho portato con me alcuni sacerdoti, le suore e il seminarista. Grazie a Dio non stavo in camera a dormire perché sentivo che la nottata non era tanto sicura. Con le suore abbiamo pregato il rosario. Loro sono andate a riposare ed io mi sono trattenuto a sistemare un po’ di carte. Avvertivo un dolore strano al cuore e mi sono detto: ‘forse è meglio che mi alzo’. C’è un nostro sacerdote che ha un po’ di ferite superficiali, ma è abbastanza sereno”. “Sono uscito subito alle tre e mezza di notte e non sono più riuscito a rientrare – continua -. Sono diverse settimane che abbiamo tante scosse, ma a L’Aquila siamo un po’ abituati. Però una scossa così tremenda non l’abbiamo mai sentita. Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime. Secondo la Protezione civile, oltre all’Aquila, i comuni più colpiti dal sisma sono: San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant’Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda. All’Aquila sono diversi i palazzi crollati, tra cui la Casa dello Studente e la Prefettura.Anche le chiese più belle, S.Maria di Collemaggio, San Silvestro, S.Maria Paganica, S.Maria del Suffragio, la parrocchia di Paganica sono distrutte”.

Le cifre degli sfollati sono a dir poco impressionanti: l’ufficio nazionale di Caritas Italiana ci ha appena detto che saliranno almeno a centomila persone. Le Caritas di Abruzzo e Molise si stanno gia' organizzando per accogliere quanti ne avranno bisogno. Don Andrea Laregina, coordinatore di Caritas Italiana per l’Emergenza Abruzzo ha detto che si il quadro è particolarmente critico "Ci sono paesi come Paganica- spiega-, dove vi e' la parrocchia del direttore della Caritas de L'Aquila, don Dionisio Rodriguez, il quale mi ha detto che e' crollato un po' tutto il paese. Quindi ci saranno ancora persone disperse. La cosa importante e' cercare di capire in questo momento quali sono i bisogni. ".

Caritas Italiana come sempre coordinerà gli interventi e noi ci siamo ovviamente resi disponibili ad operare attivamente al più presto.

Il nostro direttore, Mons. Marino Poggi, ha appena incontrato l’arcivescovo S.E. Angelo Bagnasco che ha ribadito la necessità di essere vicini con la preghiera e le opere alle tante vittime che hanno perso famigliari, casa e attività. A breve verrà fissata la data della colletta nazionale.

Naturalmente vi informeremo ogni giorno o quasi per tenervi aggiornati su quanto si sta facendo e su quali saranno i nostri interventi diretti.

Inutile dire che stiamo già effettuando la raccolta e che, per ora, vi invitiamo a NON inviare materiale.

 

Ecco i nostri riferimenti:

CONTO CORRENTE POSTALE: c/c 14108161 intestato a ARCIDIOCESI DI GENOVA-CARITAS DIOCESANA

CONTO CORRENTE BANCARIO:CARIGE SEDE IBAN: IT81F0617501400000003364480 intestato a ARCIDIOCESI DI GENOVA-CARITAS DIOCESANA

causale: TERREMOTO ABRUZZO

 

A domani!

 

Anna Cossetta

 

p.s. In calce il testo ufficiale che verrà pubblicato su “Il Cittadino”:

“Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare”. (Salmo 46,2-3)

Difficile pronunciare queste parole per le migliaia di persone coinvolte dal gravissimo terremoto che ha colpito l’Abruzzo, per chi ha perso i propri cari, per chi ancora scava tra le macerie.
Da tutta Italia e anche dall’estero le Caritas si sono immediatamente messe in contatto con Caritas Italiana, offrendo disponibilità ad intervenire; dal canto suo, Caritas Italiana, in stretto contatto con il delegato regionale, i direttori diocesani e i Vescovi locali, sta valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità e nei luoghi provati dal sisma, per poter attivare interventi adeguati.

Il direttore della Caritas diocesana dell’Aquila, don Dionisio Humberto Rodriguez Cuartas, è anche parroco a Paganica, epicentro del sisma, ed è impegnato in prima persona nei soccorsi alle vittime.

“Viva partecipazione al dolore delle care popolazioni” colpite dal terremoto in Abruzzo e “fervide preghiere per le vittime, in particolare per i bambini” sono state espresse da Papa Benedetto XVI in un telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito alle prime ore di questa mattina la città de L’Aquila e l’Abruzzo. Il messaggio è stato inviato all’arcivescovo de L’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, tramite il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.

Unendosi alla costernazione del Santo Padre e rispondendo al suo appello alla solidarietà, la Conferenza episcopale italiana ha invitato a sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana.

"Non possiamo restare indifferenti a questo grido di dolore. Siamo vicini a quanti hanno perso casa, attività, familiari in questo tragico terremoto. La nostra preghiera per tutte le vittime soprattutto per i bambini. Speriamo che il numero delle vittime e dei feriti non debba aumentare ulteriormente."

Le parole del Vescovo delegato della Conferenza Episcopale Ligure per la carità, mons. Vittorio Lupi, esprimono la preghiera e la solidarietà di tutte le diocesi delle Liguria ai territori colpiti dal terremoto, invitando ad una colletta il cui ricavato servirà sia per i primi interventi, sia per i giorni successivi, quando sarà possibile programmare e coordinare meglio gli interventi di recupero e ricostruzione, in accordo con le realtà ecclesiali e civili.