(foto Gennari_Ag. Siciliani_Caritas Italiana)
Il 24 Agosto 2016 il Centro Italia viene colpito da un primo terremoto, che provoca 299 vittime e ingenti distruzioni. Nei mesi successivi, altri gravi sismi acuiscono la drammaticità della situazione.
Ad un anno di distanza, Caritas Italiana traccia un bilancio di quanto fatto fin qui, stando accanto alle popolazioni colpite e alle Caritas Locali, in rete con le Delegazioni Regionali Caritas di tutta Italia (quella ligure, come ampiamente raccontato su questo sito, è stata presente fino a fine Luglio nei territori marchigiani).
Oltre 26 milioni di euro raccolti tramite la Colletta Nazionale del 18 Settembre 2016 e altre donazioni, incluso 1 milione di euro messo a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana. Più di 6 milioni di euro già erogati tra aiuti d’urgenza, costruzioni, progettazione sociale e sostegno alle delegazioni gemellate e quasi 13 milioni già impegnati per ulteriori costruzioni e attività di progettazione sociale. “La realtà ecclesiale – scrive Caritas Italiana – cerca di sviluppare scelte che guardano al futuro, delineando modi certi per contribuire alla ricostruzione delle comunità, fondata sull’identità di queste popolazioni, che vanno rese protagoniste delle scelte.”
In particolare, in questo anno Caritas Italiana ha coordinato il monitoraggio accurato dei bisogni del territorio, la costruzione o la progettazione dei Centri di comunità in tutte le diocesi terremotate (nella foto, il Centro di Norcia), la consegna di moduli abitativi a 45 famiglie di cui 12 allevatori nella diocesi di Rieti, la conduzione di interventi educativi e animativi, con particolare attenzione a ragazzi e persone anziane. Si stanno delineando, inoltre, interventi di supporto anche finanziario (prestiti e microcrediti) per progetti a favore dell’imprenditoria locale.
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