600 ragazzi di corsa con Caritas per sostenere la pace!

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Successo per la quinta “Pace di corsa”, iniziativa di sensibilizzazione e impegno per ragazzi promossa dalle Caritas liguri e coordinata a Genova da Laborpace.

di Luca Franchini
9 scuole partecipanti, 30 classi
tra scuola primaria e secondaria di primo grado di Genova e provincia, 600 ragazzi e 34 insegnanti coinvolti, circa 8.000 euro raccolti soltanto a Genova a cui si dovranno aggiungere quelli delle altre province liguri. Sono i numeri della quinta edizione della “Pace di corsa”, iniziativa promossa dalle Caritas della Delegazione Ligure che prevede attività di laboratorio in classe per sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà ed una corsa finale non competitiva, per Genova a Villa Gentile, per raccogliere e destinare fondi ad un progetto di aiuto. Lo scorso anno, per il progetto collegato ai profughi della guerra in Siria, furono raccolti più di 18.000 euro: vedremo se anche quest’anno, con le somme raccolte nelle altre province, riusciremo a raggiungere quei livelli. coinvolti.

Lo spunto di quest’anno era offerto dalla campagna nazionale Caritas “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”. Lo staff della “Pace di corsa” però, reduce dal sostegno a progetti internazionali su temi alimentari negli anni passati, ha deciso di valorizzare soltanto la prima parte del titolo della campagna. Quindi ci siamo ritrovati a trattare di fraternità, una sola famiglia umana, e a sostenere il progetto del centro di Aleksinac in Serbia aperto da Caritas Genova nel 2003. La storia della ex-Jugoslavia è stata un ottimo esempio di come ci si possa dimenticare della nostra comune appartenenza alla razza umana e di come sia difficile trovare una convivenza tra persone di etnie, culture e religioni diverse soprattutto se queste differenze diventano strumento per giustificare una guerra di conquista. Non solo, la scelta della Serbia e di Aleksinac è servita anche per parlare di pregiudizi e di etichette, come quella di “malvagi” che i serbi si portavano dietro dopo le sanguinose guerre degli anni ’90 e dopo che la cittadina era stata bombardata dalla Nato in nome di un presunto deposito di armi in realtà mai esistito.

E così abbiamo messo a tema differenze, somiglianze e pregiudizi nei laboratori con i 600 ragazzi di elementari e medie che poi, secondo l’ormai collaudato schema, sono andati a cercarsi sponsor tra parenti, vicini di casa, negozianti, colleghi dei genitori, compagni di classe o di sport. Una quota per ogni giro effettuato a Villa Gentile, il 15 aprile scorso, data condivisa, giorno più giorno meno, con le altre Caritas della delegazione ligure che partecipano dalla prima edizione alla Pace di corsa: La Spezia, Savona e Sanremo. Anche quest’anno la corsa ha funzionato, qualcuno ha camminato, qualcuno non ha mai smesso di correre (anche quando avrebbe dovuto!), qualcuno ha corso e camminato, trovando una giusta misura tra impegno e autoconservazione.

Intanto facciamo i nostri ringraziamenti: alle associazioni sportive Uisp e Csi per il sostegno, il giorno della corsa, soprattutto nel difficile conteggio dei giri dei ragazzi; agli insegnanti e agli studenti, soprattutto a chi più si è speso, delle scuole Anna Frank, Bernini (primaria e secondaria), Contubernio d’Albertis, De Toni, Immacolatine, Mazzini di Sori, Provvidenza, Strozzi; agli operatori del Laborpace della Caritas Diocesana che hanno condotto i laboratori in classe adattando le programmazioni ai variegati gruppi di studenti incontrati. La Pace di Corsa non ci sarebbe stata senza di loro. Ogni approfondimento e la documentazione completa del progetto su www.mondoinpace.it. Per informazioni: laborpace@caritasgenova.it.