


Sabato 1 Marzo 2025, al Santuario Gesù Bambino di Praga di Arenzano, le Caritas liguri si riuniscono per il convegno regionale attorno ad un tema da sempre al cuore del loro operato e oggi al centro di un importante processo di rinnovamento: “Centri di Ascolto, sentinelle della comunità nel territorio”.
Attesi oltre 200 partecipanti dalle Caritas Liguri - Genova, Savona, Spezia, Tortona, Ventimiglia, Albenga, Chiavari -: al mattino interverranno Carlo Andorlini, docente di progettazione sociale presso l'Università di Firenze, e Donatella Turri, direttrice della Fondazione per la coesione sociale di Lucca, mentre nel pomeriggio i partecipanti saranno impegnati in un confronto a gruppi. Introdurrà la giornata don Andrea Parodi, Vicario Episcopale per la Carità della Diocesi di Genova.
“Il convegno regionale non è un evento isolato - spiega Giuseppe Armas, direttore di Caritas Genova - ma la tappa di un percorso che, in questi ultimi anni, sta portando le Caritas Liguri a camminare sempre più insieme come una comunità interdiocesana nel contesto della Chiesa sinodale. In quest’ottica abbiamo vissuto la recente visita a Genova del direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, alla nostra Delegazione delle Caritas Liguri e in questo spirito comunitario stiamo organizzando insieme il nostro appuntamento regionale.
Il convegno non è un evento isolato anche come spinta in avanti di quel rilancio dei Centri di Ascolto che le Caritas diocesane italiane, e ovviamente liguri, stanno promuovendo: riscoprire l’origine dei Centri, approfondire il fondamento evangelico dell’ascolto, non confinare il loro ruolo a servizi ecclesiali specializzati in aiuti sociali.
Il titolo del convegno punta dritto al tema con due parole precise: la ‘comunità’ ecclesiale, vicariale e parrocchiale, deve essere fonte e riferimento dei Centri; il ‘territorio’ è il tessuto nel quale trovare risorse e con il quale costruire reti a favore delle persone ascoltate. C’è da impostare un lavoro dentro e fuori la nostra appartenenza ecclesiale.
Come lavorare meglio dentro, come lavorare meglio fuori per restituire a ciò che facciamo il senso del mandato ricevuto: ascoltare il bisogno per annunciare la speranza che ci viene da Gesù, come sottolinea il Giubileo che stiamo vivendo.”
