A servizio per le registrazioni al portale ministeriale per gli aiuti Agea/Fead

Gestione alimentare: Caritas diocesana a fianco delle organizzazioni caritative

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In questi due anni caratterizzati dalla pandemia di Covid-19, è aumentato il bisogno alimentare e sono tante le organizzazioni che hanno proseguito o iniziato l’aiuto attraverso la distribuzione dei supporti alimentari.


LE NUOVE PROCEDURE DIGITALI DEL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
In questi giorni nell’ambito del processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione il Ministero competente ha previsto che anche l’attività degli enti che usufruiscono degli aiuti AGEA/FEAD (vedi sotto) sia progressivamente digitalizzata. Il Ministero ha predisposto un portale apposito in cui tutti gli enti devono registrare la propria operatività.
“Se da un lato – spiega Gian Andrea Bianchi responsabile Politiche dl Cibo di Caritas Genova – questo processo inevitabile dovrebbe favorire la trasparenza e il corretto utilizzo delle risorse, d’altro canto può complicare non poco la normale operatività”.

La singola parrocchia o organizzazione, dopo essersi registrata mediante SPID (identità digitale), è tenuta a contabilizzare la propria attività e a rendicontarla anche attraverso l’accesso al portale e l’utilizzo della piattaforma informatica.


IN CARITAS, UN GRUPPO DEDICATO A FACILITARE LE PROCEDURE
Questa operatività potrebbe risultare in parte complicata e difficile per molti enti, quasi sempre gestiti da volontari, magari non proprio avvezzi alle nuove tecnologie. Per questo motivo, oltre al supporto che il Banco Alimentare sta già offrendo alle strutture, abbiamo creato una “task force” composta da giovani del Campobase (Area Giovani Caritas) e da alcuni volontari selezionati tra i Volontari per Auxilium ODV, disponibili ad affiancare le singole parrocchie e le altre organizzazioni per svolgere questi passaggi informatici. Li abbiamo scherzosamente rinominati i nostri  “Food Angels”. L’aiuto ovviamente è gratuito, nello spirito di Caritas per facilitare chi già opera. “Vogliamo – spiegano i giovani di Caritas – che tutti possano continuare ad aiutare il prossimo. Non possiamo rinunciare ad aiutare chi ha bisogno ‘perdendosi’ per alcuni passaggi burocratici.”

L’ente, l’organizzazione, la parrocchia che ritiene di aver bisogno di aiuto può contattare la Segreteria Caritas  – 0102477015/18 – o scrivere a politichedelcibo@caritasgenova.it


IL RUOLO DEL BANCO ALIMENTARE, L’APPROVVIGIONAMENTO A 245 ENTI GENOVESI
Nella nostra regione e sul territorio della nostra diocesi il Banco Alimentare opera da piu’ di 30 anni come ente di primo livello, ridistribuendo non agli utenti finali ma ponendosi al servizio delle associazioni ed enti che, a loro volta, aiutano le persone in difficoltà. Ad oggi sono 381 le strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare in Liguria che ha distribuito 2.490 tonnellate di cibo alle persone indigenti.

Nel territorio della Diocesi di Genova sono 245 le strutture convenzionate e di queste 156 realtà caritative fanno riferimento alla Diocesi (Centri di Ascolto, S. Vincenzo, ordini religiosi, parrocchie etc…). Questa rete diocesana ridistribuisce cibo supportando il bisogno alimentare di piu’ di 20.000 persone in città. Nell’ultimo anno tutte queste strutture hanno registrato forti aumenti di richieste.

Ma da dove arriva tutto questo cibo? Gli alimenti distribuiti dal Banco Alimentare alle associazioni provengono da aziende agroalimentari, da recupero presso grande distribuzione, dalla ristorazione aziendale e scolastica, donazioni. Inoltre Il Banco Alimentare è accreditato presso l’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e usufruisce pertanto della donazione di derrate alimentari destinate dal FEAD – Fondo di aiuti europei agli indigenti – e dal Fondo Nazionale.